Il Pedagogista Clinico, abilitato all’esercizio della professione dopo una formazione triennale, post-laurea, presso l’ISFAR, Istituto Superiore di Formazione Aggiornamento Ricerca, di Firenze, rappresenta nel territorio nazionale, dal 1974, una figura professionale che per dovere deontologico libera la persona da tutti quegli ostacoli, che impediscono il completo ed armonioso sviluppo della personalità e rifiuta ogni principio educativo basato sul criterio di “ammaestramento” dell’altro, poiché questa disciplina si oppone a coloro che intendono educare attraverso la persuasione ed attraverso l’obbedienza dell’altro.
Finalmente anche nel territorio reggino, dove non manca il disagio sociale ed un affermato spirito imprenditoriale, si sta affacciando questa nuova figura professionale, ciò determina un riconoscimento importante considerato il vuoto professionale che si è registrato fino ad oggi nell’ambito educativo e socio-relazionale.
Il Pedagogista Clinico è un libero professionista che interviene sulle situazioni di disagio con interventi di aiuto basati su tecniche educative, si tratta di modi dello stare assieme alla persona, affinché possa sempre vivere con agio la propria situazione. Egli ha recepito quali sono le nuove esigenze sociali, così pone come suo dovere quello di aiutare gli uomini a liberarsi dagli ostacoli, a ritrovare il loro equilibrio, a riportare l’espansione del disordine verso l’ordine, a realizzare esperienze conoscitive coordinate in un insieme coerente e consapevole di sé.
Il termine "clinico" non assume qui il significato di "esame o cura del malato", né si connota come competenza medica, psicologica o sanitaria, bensì ha come unico significato quello di "azione umana di aiuto alla persona", la pedagogia clinica guarda quello che c’è sotto, non si ferma all’evidenza come fa la medicina.
Modus operandi della pedagogia clinica è che si caratterizza per l'attività e l'impegno rivolti alla persona, considerata globalmente come unità psico-fisica complessa, anziché al problema, quindi l'intervento di aiuto segue metodi di ricerca sperimentale ed elaborazioni teoriche cui fanno seguito tecniche e metodologie capaci di far fronte alle difficoltà pertinenti la crescita espressivo-comunicativa e rappresentativa, fino a far raggiungere una concreta conquista dell'autonomia.
Venuto a conoscenza, attraverso la diagnosi pedagogico clinica, delle potenzialità, delle abilità e delle disponibilità della persona, il pedagogista clinico è in grado di strutturare interventi mirati e personalizzati con abilità eclettica e strategie educative capaci di favorire un'equilibrata evoluzione socio-relazionale e psico-affettiva, idonee a far superare difficoltà e disagi nell'espressione e a migliorare la comunicazione e il rapporto.
Vengono utilizzati vari metodi con marchio registrato® esclusivi del Pedagogista Clinico iscritto all'Albo Nazionale dei Pedagogisti Clinici:
- Metodo Writing Codex® per la codifica scrittoria
- Metodo Edumovement® per lo sviluppo delle potenzialità organizzativo-motorie
- Metodo Educromo® per il recupero della capacità di lettura
- Ludopedagogia® per lo sviluppo delle funzioni emozionali
- Metodo Inter-Art® per lo sviluppo della creatività
- Metodo MPI® (Memory Power Improvement) per lo sviluppo dell'attentività e della mnesi
- Metodo Bon Gest® per favorire abilità grafo-gestuali
- Metodo Prismograph® per educare al segno grafico
- Musicopedagogia® per il potenziamento delle capacità comunicative e interazionali
- Metodi: Discover Project®, Trust System®, Touch-Ball®, Body-Work® per favorire la conoscenza e la coscienza topografico-corporea
- Reflecting® per favorire lo sviluppo del Sè
- Training Induttivo (TI)® metodo di rilassamento per fronteggiare gli stati di disagio psico-fisico
- Psico-Fiabe® per stimolare l'immaginazione
- Cyberclinica® per il rinforzo ergico dell'Io
- PicturePhantasmagory® immagini fantasmagoriche
- ClinicalMentalPicture® immagini mentali utilizzate in diverse situazioni di aiuto (sport, gravidanza, disagi alimentari, rinforzi ergici e ricerca di nuove disponibilità al rapporto con gli altri).
Il Pedagogista Clinico offre interventi di aiuto rivolti:
- AI SOGGETTI IN ETÀ EVOLUTIVA
Sono rivolti principalmente alle difficoltà di apprendimento, comportamento, espressivo-elocutorie, organizzativo-motorie, comunicative e relazionali. Tali interventi sono tesi a sollecitare l’autonomia e la coscienza di sé, la grafo-espressività, le abilità codificatorio e decodificatorio-scrittorie e logico-matematiche; le potenzialità cinestetiche, l’espressività verbale, la creatività e la disponibilità alla relazione.
- AL SINGOLO ADULTO
Si tratta di un percorso pedagogico-clinico volto alla conoscenza di sé e delle dinamiche che si sono instaurate con gli altri, teso a favorire il benessere interiore e quindi lo star bene con gli altri. L’intento primario di tale intervento è soddisfare i bisogni della persona di ogni età con modalità educative capaci di ripristinare nuovi equilibri e abilità nell’affrontare ostacoli, disagi psico-fisici e socio-relazionali.
L'intervento, adattato alle necessità di ogni specifico utente, sia egli adolescente, adulto e anziano, si sviluppa nel tempo con l'ausilio di tecniche specifiche che favoriscono la distensione psicofisica ed il recupero delle energie, la riflessione su di sé e sull'ambiente sociale il potenziamento delle abilità relazionali.
- A SOGGETTI PORTATORI DI HANDICAP
Tesi a favorire il raggiungimento dell’autonomia, le capacità comunicative, la socializzazione, l’integrazione, la coscienza e conoscenza di sé, l’adattamento alla realtà e la riabilitazione. L’obiettivo fondamentale è favorire l’autonomia del soggetto, in quanto finché la dipendenza dall'altro sarà totale, egli rimarrà anche un emarginato. Un altro importante obiettivo è l’instaurarsi della relazione sia con il pedagogista, che con le persone che gravitano intorno al soggetto. Inoltre l’intervento sarà teso a recuperare quelle abilità carenti o mancanti mediante tecniche specifiche.
- ALLA COPPIA E ALLA FAMIGLIA
Si realizzano mediante consulenze pedagogiche utili a chiarire le origini di eventuali disagi e per prospettare il tipo di intervento per la coppia e per la famiglia.
In passato non capitava spesso di sentir ammettere ad un genitore quanto fosse difficile educare un figlio, né ad una persona quanto fosse difficile convivere con un’altra. Anche per questo si parla sempre più spesso della specificità dell’intervento pedagogico e dell’opportunità della sua realizzazione finalizzata ad educare "alla" e "nella" famiglia. Il principale obiettivo di tali interventi è quello di consentire l’acquisizione di consapevolezza delle proprie modalità conoscitive, comunicative, emozionali e relazionali. Successivamente l’apprendimento di capacità che consentano di decentrarsi dai propri schemi di riferimento e considerare quelli altrui, per raggiungere una migliore comprensione di che ci sta vicino e riuscire a costruire più adatte modalità di stare insieme al partner e/o ai figli, rispettando le differenze di ognuno.
- AI GRUPPI
Trovano nelle diverse tecniche e modalità di utilizzo, occasioni importanti per uscire dal disordine e dal caos, conoscere e affrontare i rischi e le delusioni esistenziali, ogni singolo ha l'opportunità di attingere alla propria fonte viva di significati e di risorse per acquisire un adeguato stile relazionale e comunicativo.
- ALL’ANZIANO
Per favorire il ripristino di nuovi equilibri e nuove disponibilità allo scambio con gli altri, nella convinzione che la persona ad ogni età può sentirsi ed essere protagonista del proprio benessere psico-fisico e del proprio percorso di crescita.
Inoltre, non si limita al proprio studio o al proprio atelier, poiché sa che alla categoria occorre farsi conoscere e apprezzare da un sociale sempre più vasto, e per questo stipula convenzioni con le Scuole e assume in queste la consulenza per il Servizio di Orientamento, partecipa a progetti di Enti, Cooperative e Centri per anziani, propone progetti alle A.S.L., ai Comuni e alle Province, suggerisce ed offre ai genitori o agli adulti occasioni di incontri di gruppo su una molteplicità di tematiche.
Grazie all’intervento di questi specialisti, Enti pubblici e privati potranno trovare innovative ed efficaci risposte per risolvere situazioni di disagio o difficoltà nella gestione dei rapporti e del rendimento in ambito sociale, professionale, scolastico o familiare.
Il Pedagogista clinico, con la sua attività responsabile, e in quanto espressione di una volontà di rinnovamento delle modalità di aiuto alla persona, mantiene vivo il progetto di trasformazione della società e di valorizzazione di ogni singolo uomo.
Con la speranza che la presenza di questo professionista, soprattutto, nelle istituzioni sociali venga saggiamente affrontata da una politica motivata a che il nostro territorio recuperi la distanza che lo separa da quelli più attenti e sensibili al benessere dei cittadini.
Questo uno dei motivi principali che ci porta ad organizzare in zona, tra breve tempo, un incontro dove si discuterà dell’importanza della figura del Pedagogista Clinico e di quelle Nuove Professioni che sono disconosciute nel nostro territorio, ma che sono fondamentali per un cambiamento culturale scientifico indirizzato al nuovo vasto panorama dei bisogni educativi della persona di ogni età, della coppia o del gruppo.
per gentile concessione della collega ed amica Dott.ssa Maria Gabriella Guglielmini ( Pedagogista Clinico, Educatore Professionale Extra Scolastico )
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