venerdì 18 giugno 2010

la sostanza e l'apparenza

la "protesta" di giovedì 17 giugno, effettuata dalla cooperativa Rinascita, per portare all'attenzione dei cittadini di Melito, soprattutto del primo cittadino, il disagio economico dovuto ai ritardi del pagamento delle prestazioni effettuate, non può che lasciare l'amaro in bocca.
E ne spiego le ragioni.
Ragioni di sostanza e non d’apparenza.
Ovviamente senza entrare in merito alle somme contestate al Comune di Melito, soggette a diversa visione da parte dello stesso Ente Locale.
Saranno altri e con "carte alla mano", le stesse che hanno generato la somma espressa in tale frangente da due coraggiosi dipendenti della cooperativa, a dirimere la questione.
Il problema è un altro ed a mio avviso più grave.
Intanto la problematica va ben al di là di un mercanteggiare una somma oggetto di dubbi.
Su questo è stata fatta, troppa eccessiva enfasi.
Non sempre ciò che appare è. Anzi quasi mai.
La sostanza è che non ritenersi responsabili di un disastro in quanto portatori di un’insolvenza relativa, pur ancora oggetto di dubbio, rispetto a ad altri committenti, leggi ASP 5 di Reggio Calabria , non giustifica la stessa insolvenza.
L’angolatura non deve essere rappresentata dal binomio mi giustifico e poi attacco, ma ascolto e poi mi alleo.
Questo, caro Sindaco, è mancato totalmente.
Mi sarei aspettato una promessa di verifica sulle somme, che non c’è stata, un affiancamento nella lotta contro un apparato pubblico che genera lo stesso disagio, e non c’è stato.
Non mi sarei aspettato certamente un’impari contestazione, con funzionari a fianco, verso sessanta lavoratori giustamente sprovvisti di “prove provate”, se non altro perché giunti nella casa di cittadini per ricevere risposte e non attacchi.
A breve, se le somme promesse verranno erogate, Rinascita pagherà ai dipendenti il mese di gennaio. Quindi per noi l’anno nuovo inizia adesso.
Questa è la sostanza.
http://www.melitotv.it/index.php?option=com_seyret&Itemid=14&task=videodirectlink&id=453

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