domenica 4 luglio 2010

giù le mani dai servizi sociali...

La nota di Federico, su Strill, non fa che accrescere la mia preoccupazione.
Appunto perché proviene da un comune piccolo e senza dubbio di non significativo introito fiscale.
Nell’Area grecanica esistono tanti comuni come Bagaladi, caratterizzati da quello che il Sindaco Federico Curatola ha espresso.
Non voglio fare il disfattista, perché non lo sono, ma tutto si orienta verso l’ennesima contrazione dei servizi alla persona. E ne spiego il perché.
Intanto i bisogni provengono da persone spesso senza voce, caratterizzate da debole portata sindacale.
I loro bisogni vanno intercettati. Quindi se non li intercetta nessuno questi bisogni non esistono.
È facile tagliare ciò che non esiste.
Non dimentichiamo che nell’ Area grecanica quasi la metà dei Comuni non ha assistente sociale e quindi da punto di vista tecnico questi comuni sono assolutamente scoperti.
Chi da voce a chi non ha voce?
Il sociale viene ancora considerato una costola dell’assistenzialismo volontaristico.
Perché finanziare un’azione che si dovrebbe alimentare con lo slancio degli uomini di buona volontà. Non è così da almeno vent’anni, per fortuna.
I servizi sono e devono essere professionali, quindi correttamente retribuiti e nello stesso tempo effettuati da persone con le dovute e certificate competenze.
Che costano perché valgono.
Veniamo alle possibili risoluzioni, omettendo quelle che speriamo gli Enti Locali metteranno in campo a livello istituzionale.
Anzitutto quando si riducono le entrate, devono ridursi anche le uscite. Va tagliato il superfluo.
Non i servizi sociali, che sono di prima necessità, piuttosto qualche festa di paese, che può effettuarsi in tono minore, adatto al clima austero, qualche artista a la page , qualche manifestazione di “pennacchio”.
In cambio più servizi alla persona, che portano benessere e, per quanto debole, anche occupazione.
Nessun ente locale si è accorto che i tagli alle Politiche Sociali sono iniziati da almeno tre anni, in modo progressivo, anche se silente.
Anche questo è conseguenza logica di una programmazione assolutamente debole, non concertata con il terzo settore locale e quindi svuotata di aderenza con il territorio ed con i reali bisogni della gente.
Una buona ricetta risiede anche nel consolidamento della rete socio -istituzionale.
Cogliendo nello specifico la nota del sindaco di Bagaladi, le forze sociali saranno senz’altro al suo fianco per lottare congiuntamente a favore dei bisogni del territorio.