giovedì 6 agosto 2009

I grandi assenti

Incontrando dei giovani, nei giorni scorsi, sono stato indotto ad una riflessione.
Quante assenze contiamo nella vita.
Quante persone ci lasciano ma nello stesso tempo “piantano” una traccia d’impegno nella quale ci accodiamo come nella scia di un tir, in autostrada, per continuare a sorpassare tranquilli.
Ecco, bisogna continuare a sorpassare tranquilli, nel mondo del sociale, dell’aggregazione, dei servizi alla persona.
La scia c’è…e si vede.
Che ci fai qua, chiesi in sogno ad una persona che aveva lasciato questa terra solo qualche ora prima.
Si sedette accento a me, paziente come sapeva fare, credente nei confronti di un ateo, per quanto illuminato, e mi disse – sono qui per continuare ad organizzare con te i servizi per la persone in difficoltà, a convincere i politici che devono sostenere adeguatamente i nostri progetti, insomma , a tracciare la scia.
Un altro assente, soltanto qualche mese prima, mi disse – non ho mai lavorarono con voi, ma mi piacerebbe farlo –
Aveva appena finito di urlare al mondo che i lavoratori del sociale vanno adeguatamente retribuititi e i servizi vanno preservati.
Lui non ha avuto tempo…per lavorare con me, ma ha tracciato una scia tanto visibile che si accodano in tanti, un paese intero.
Sono comete ma non meteore, perché non passano e vanno oltre la morte, nell’universo dei giusti che diventano immortali per le loro opere.
Ecco quello che ho deciso di fare…mentre seguo la scia ne traccio un’altra…tanto da far sì che qualcuno, poi, la segua.
Ciao Angelo ed Albina, il mio impegno è il vostro luogo.

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