giovedì 6 agosto 2009

Le voci dalla collina

Solo qualche settimana fa ,rientrando da un’altra Regione, mi accolgono impietosi i necrologi di un amico, un compagno di scuola.
Un compagno di sogni, old Melito anni ottanta, vecchio Liceo dalla stretta scalinata, dove tutto sembrava a portata di mano,anche i desideri.
Proprio sotto la collina di Melito, la nostra Spoon River, mi hanno accolto file di saluti che tutti ti hanno rivolto, caro compagno, si può ancora dire…di paure, ansie e desideri.
Caro compagno che non ti ho visto né malato né spento.
Triste privilegio.
Quante voci dalla collina…adesso anche la tua.
Se passi di sotto, in questi giorni roventi li puoi sentire. Loro, i morti nella norma, sussurrano ed il vento porta le loro voci.
Troppe e tante, giovani, uomini e donne, bambini e ragazzi. Loro,i morti nella norma.
Figli di una cellula impazzita che si moltiplica all’infinito devastando ciò che trova, dentro di noi.
Ma noi non siamo solo cellule, ma pensieri, progetti, figli..
Tutto questo una sola cellula devasta senza pietà.
Anche lei una cellula nella norma.
Che uccide nella norma.
Adesso chiedo, preoccupato, chi sarà il prossimo ad essere colpito dalla devastante pallottola del male.
Male del secolo o male di Melito? Niente allarmismo prego! Meglio ammalarsi tranquilli.
Bussa alla porta la Centrale a Carbone, che bypassa i Comuni tramite un decreto Regionale che di fatto suona come esercizio di poteri sostitutivi.
Progresso prego….. ed occupazione!
Le nostre morti per tumore sono nella media, ma se contassimo solo quelle della nostra Area ( intendo da Bova Marina a Montebello Ionico)?
Queste le scelte che i “melitesi svegliati” ( pochi) e quelli ancora da svegliare ( troppi) sono chiamati ad affrontare bandendo la passività.
Anche questo si sente urlare dalla collina…..

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