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giovedì 6 agosto 2009

I grandi assenti

Incontrando dei giovani, nei giorni scorsi, sono stato indotto ad una riflessione.
Quante assenze contiamo nella vita.
Quante persone ci lasciano ma nello stesso tempo “piantano” una traccia d’impegno nella quale ci accodiamo come nella scia di un tir, in autostrada, per continuare a sorpassare tranquilli.
Ecco, bisogna continuare a sorpassare tranquilli, nel mondo del sociale, dell’aggregazione, dei servizi alla persona.
La scia c’è…e si vede.
Che ci fai qua, chiesi in sogno ad una persona che aveva lasciato questa terra solo qualche ora prima.
Si sedette accento a me, paziente come sapeva fare, credente nei confronti di un ateo, per quanto illuminato, e mi disse – sono qui per continuare ad organizzare con te i servizi per la persone in difficoltà, a convincere i politici che devono sostenere adeguatamente i nostri progetti, insomma , a tracciare la scia.
Un altro assente, soltanto qualche mese prima, mi disse – non ho mai lavorarono con voi, ma mi piacerebbe farlo –
Aveva appena finito di urlare al mondo che i lavoratori del sociale vanno adeguatamente retribuititi e i servizi vanno preservati.
Lui non ha avuto tempo…per lavorare con me, ma ha tracciato una scia tanto visibile che si accodano in tanti, un paese intero.
Sono comete ma non meteore, perché non passano e vanno oltre la morte, nell’universo dei giusti che diventano immortali per le loro opere.
Ecco quello che ho deciso di fare…mentre seguo la scia ne traccio un’altra…tanto da far sì che qualcuno, poi, la segua.
Ciao Angelo ed Albina, il mio impegno è il vostro luogo.

mercoledì 11 febbraio 2009

il diritto di scegliere

la morte di Albina,le cui condizioni erano da tempo oggettivamente serie, mi ha portato a riflettere su un troncone del mio pensiero che il dolore per la perdita di una cara amica aveva in qualche modo anestetizzato.
Albina ha scelto di portare a termine la sua vita fermandosi soltanto quando le condizioni di salute l'hanno resa inabile.
Ricordo che la scorsa estate, già provata dal male assassino, abbiamo organizzato una "Consulta aperta" a Pentedattilo, incontrando i giovani dell'Arci Toscana.
Dopo un paio di mesi ci ha lasciato con il suo ricordo ed il suo impareggiabile esempio.
Anche Eluana, lo stesso giorno di Albina, ci ha lasciato.
Ci ha lasciato male,tra mille polemiche, agonia burocratica e svolazzar di tuniche moraliste ed ingerenti.
Anche lei ha scelto,per bocca di un tenero padre.
Ha scelto di definire vita quello che si sente e si prova, la gioia ed il dolore, gli odori ed i sapori.
Eluana non li sentiva più da 17 anni. Albina li ha sentiti fino alla fine.
Entrambe hanno scelto la cosa migliore per sè, dimostrando, da posizioni diametralmente diverse, cosa vuol dire essere padroni della propria esistenza.