domenica 18 maggio 2014

Le due anfore.......



Si narra che un portatore d'acqua reggeva, per mezzo di un bastone intorno alle spalle, due anfore.
Portava acqua fresca da bere alla casa del Maestro.
Un’anfora, però, perdeva. Per anni la storia andò avanti così.
Ed alla casa del Maestro arrivavano tutti i giorni due anfore. 
Una piena, un’altra, mezza vuota.
Il portatore d’acqua, dopo tempo, ed onestamente, si accorse di ciò, e ne fu mortificato.
“Maestro, avresti avuto molta più acqua se le anfore fossero state entrambe senza crepe. Tu mi hai pagato sempre come se ti avessi portato due anfore piene!!
Il Maestro sorrise benevolo e chiese al portatore d’acqua di ripercorrere insieme il sentiero che porta fino alla casa.
Da un lato del sentiero spuntavano fiori bellissimi, colorati e profumati.
Era il lato dell’anfora crepata. Era il margine del sentiero sul quale cadeva l’acqua dall’anfora rotta.
Su quel lato spuntava forte la vita.
“Ecco, amico, disse il Maestro, io l’ho sempre saputo, ed ho accettato di avere meno acqua, perché così riuscivo ad avere più fiori”.
Questo brano lo usai in momenti formativi dove andava detto, con forza, che la diversità, amici, toglie forse qualcosa, ma come narra la storia, ne dà altre. 
La diversità è una ricchezza per chi riesce a coglierla. 
Per chi riesce a guardare i fiori che spuntano dal sentiero...


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