domenica 8 marzo 2009

Facebook che fare?

Non sarà mica un luogo di perdizione, questa piattaforma sociale che comunque diverte. E sa lo fosse, comunque fa parte di una scelta.
Quanti dibattiti su facebook.
Il bene ed il male, come se esistessero così netti e demarcati!
Questo sistema di “comunicazione” di fatto diventa un linguaggio dove i giovani ed anche i meno giovani si incontrano sperimentando un nuovo codice.
È vero che questo sistema diventa alienante quando sostituisce la mimica, lacunosa, stentorea ma vera e reale comunicazione tra emittente e ricevente con modalità frontale.
Ma se vogliamo capire e capirci, dobbiamo sperimentare linguaggi nuovi.
Quindi va bene facebook e senza paura approcciamoci al nuovo.
Il medioevo è passato da un pezzo!

3 commenti:

makarena ha detto...

Nulla in contrario su Faceebook,che si usi pure e senza esagerare.purtroppo però l'esagerazione ha preso piede,trasformando un sito relazionale, in una bella allestita vetrinizzazione.

Agli occhi salta oramai l'immagine.
Non siamo un pò stufi di apparire?

Vero! Non siamo più in quell'epoca fiorente medievale.

L'oscurità ci ha preso in pieno,soffocando ogni quadro valoriale con conseguente perdita di qualsivoglia principio.

Bello Fb,nuovo scambio di comunicazione,peccato che tra uno scrivere e l'altro,spento il nostro pc e incontrando a passeggio gli amici,non ci si chiede più quel banale " Come stai"? Il rituale è " Sei su faceebook" ?

Se non è esagerazione questa!!!

makarena ha detto...

Ha ben detto dott.re Alberti,purché Fb non ricada su una oramai stantia interazione sociale.ed è quello che è successo.

Nulla contro Facebook
giusto aprire nuovi orizzonti
conoscere linguaggi diversi dai nostri.

Ma non si può non ammettere che Faceebo

ok è una sorta di vetrinizzazione,non mi piace l'eccesso.

E poi il MedioEvo non era certo quel periodo di grande oscurità che si è creduto

Mario Alberti ha detto...

gentile Makarena,
penso che il problema di comunicazione de visu che vengono evidenziati dal suo post non dipenda dal fatto che gli spazi sono cambiati e si privilegia il mondo virtuale. Semmai il contrario, ovvero l'assenza di luoghi aggregativi ha portato il fiorire di social network.
Il problema c'è e dobbiamo identificarlo ed affrontarlo, con modalità organizzate e ciò compete a tutte le agenzie educative e sociali. Difatti parecchie misure progettuali ed esecutive sono adesso rivolte alla creazione di spazi aggregativi per giovani.
Passerà del tempo, perchè è enormemente più facile postare una frase o un saluto, che guardarsi negli occhi o respirarci accanto. Nonostante ciò, da operatore sociale, ritengo che sia meglio salutarci virtualmente piuttosto che essere fuori dal flusso comunicativo verso un determinato mondo. Pemette di capire per affrontare, ove c'è bisogno e le assicuro che è così. Beh, il medioevo è stata epoca di grandi scoperte e prodromica di ottimi pensieri, ma quanta fatica a superare i dogmi oscurantisti della invasiva e rigida morale religiosa. Vi furono grandi scoperte in medicina, ma ottenute eseguendo esperimenti "proibiti" a rischio della propria vita.
Non demonizziamo FB, indubbiamente "esagerato" ma impariamo ad usarlo e trasmettiamo il modo corretto di utilizzo attraverso il nostro esempio. Ho la fortuna di aver consociuto in rete gente con la quale adesso sono in contatto telefonico ( almeno so che voce hanno...).
Grazie per la considerazione e per i Suoi attenti pensieri. Mi scriva ancora se lo desidera.