mercoledì 18 giugno 2014

il profumo dell'ultimo giorno di Scuola.....

L’ultimo giorno di scuola, nell’80, era come tutti gli ultimi giorni di scuola che si sarebbero susseguiti negli anni a venire.
Un’aria triste e nello stesso tempo eccitata, frizzante, densa di futuro si respirava tra i banchi, semivuoti, e tra noi compagni, smarriti nella giovanile spacconeria.
Il passato fatto di amori soltanto immaginati, di jeans sdruciti e di gruppi accoglienti e crudeli nello stesso tempo era già dietro.
Come dietro di noi erano già le prime assemblee d’istituto, i bianchi, rossi e neri, i cortei per essere semplicemente ascoltati.
E la vecchia Simca 1000 verde bottiglia che vorrei  poter guidare ancora una volta….
Le feste del liceo, i lenti ed il profumo di lei. La lei di tutti noi….
Il durante erano solo e soltanto gli esami.
Andar bene significava il futuro, incerto, in giacca e cravatta o in divisa.
Andar male significava tornare nel liquido amniotico del Liceo, magari con la stelletta fascinosa e maledetta dei ripetenti.
Ma la vita non è così semplice, ti avvolge, t’incarta, ti spinge, ti governa. Fa per te mentre pensi di fare per lei.
Andò bene, compagni dell’80. Andò bene tra voglia di mare e nostalgia.
I ragazzi insicuri di qualche anno prima, con gli abiti fuori moda ed i libri nella cartella, prima delle cinghie, si dovevano trasformare per forza in uomini.
Le ali cadevano per far posto ai piedi, rigorosamente per terra. Mai sulle nuvole.
Ragazzi, il profumo dell’ultimo giorno di scuola non lo sentirete più nella vita.
Tenetevelo stretto nei vostri ricordi, imbottigliatelo e liberatelo sulla via del tramonto, quando la vita comincia, naturalmente, a profumare di poco.


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