Interrogati dopo la guerra,ognuno
di loro dice:Colpevole io?.L'infermiera non ha ucciso nessuno, si è limitata a spogliare
e tranquillizzare gli ammalati,gesti comuni della sua professione. Nemmeno il
medico ha ucciso,ha semplicemente confermato una diagnosi,secondo criteri
stabiliti da altre istanze. L'operaio che apre il rubinetto del gas, quindi
colui che è più vicino all'omicidio nel tempo e nello spazio, svolge una
funzione tecnica sotto il controllo dei suoi superiori e dei medici. Gli operai
che sgombrano la stanza compiono un necessario lavoro di bonifica,per di più
assai ripugnante.
Chi è dunque il colpevole?Tutti o nessuno? Perché l'addetto al gas sarebbe più colpevole dell'operario addetto alle caldaie, al giardino, ai veicoli? ( alle radici del male – Z.B.)
Chi è dunque il colpevole?Tutti o nessuno? Perché l'addetto al gas sarebbe più colpevole dell'operario addetto alle caldaie, al giardino, ai veicoli? ( alle radici del male – Z.B.)
Inizio
con questa metafora un ragionamento che non vuole essere giudicante, ma facilitare
la riflessione.
Il
voto.
Il
significato dato a questa semplice operazione, che costò la vita a milioni di
persone, è distante dalla sua reale portata.
Me l’ha chiesto prima – non posso
fare a meno – è mio cugino – mi ha promesso un posto di lavoro per mio figlio, si
mette a disposizione –
potrei
continuare quasi all’infinito citando numerose motivazione a sostegno, più o
meno consapevole, di una scelta.
Spesso
non corrispondente ai bisogni del proprio paese.
Quindi,
di fronte ad una situazione o più di disagio, ( traffico, servizi, clientele,
inefficienze), con molta umiltà, e desiderio di cambiare, chiediamoci, senza
schermirci, “ di chi è la colpa”?
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