Con le festività Natalizie, dal significato sovente fuorviato nella direzione consumistica, si acuiscono le differenze sociali.
Preferisco, nella fattispecie, chiamarle iniquità.
Faccio riferimento ai lavoratori del III settore convenzionati con l’Azienda Sanitaria Provinciale o gli Enti locali.
Per la cronaca, mentre il resto del mondo impiegatizio ha già percepito lo stipendio e la tredicesima mensilità, i lavoratori del III settore, i più fortunati naturalmente, sono fermi al mese di agosto 2011.
Altri non vedono emolumenti dal quasi un anno.
Si sprecano le considerazioni accessorie.
Il mercato si ferma a causa della capacità di acquisto ridotta, aumenta la morosità sui tributi, e quindi la capacità degli stessi Enti a produrre servizi cittadini.
È il cane che si morde la coda in un perverso giro dove il benessere è appannaggio di pochi.
Ma chi sono i lavoratori del III settore?
Si tratta di lavoratori dalla formazione specialistica e oserei dire piuttosto elevata nel settore dell’ assistenza e della riabilitazione che svolgono all’interno di contratti di lavoro, quasi sempre penalizzanti rispetto ai loro omologhi pubblici, servizi verso la popolazione più debole.
Intendo i disabili mentali, che assurgono agli onori della cultura nel momento in cui si celebra una ricorrenza, per poi finire nell’oblio multiplo, gli anziani, i disabili, che lottano tutti i giorni per trovare un varco sul marciapiede ostruito da addobbi di vario tipo, gli immigrati verso i quali utilizziamo il termine integrazione come se provenissero da un altro pianeta.
A queste cosiddette fasce deboli è attuale aggiungere gli operatori sociali del III settore, considerata la povertà d’innesto che in atto è elemento oggettivo e purtroppo significativo.
Entrando nel vivo della questio non si può dare per fisiologico il ritardo dei pagamenti delle forniture.
Gli operatori sanno che i pagamenti devono essere onorati al sessantesimo giorno, nelle more del recepimento della direttiva europea, tra qualche mese, che contrarrà tale termine a trenta giorni.
Leggi inascoltate da appendici dello stesso Stato che dovrebbe pretenderne il rispetto.
Il risultato è sotto gli occhi di tutti.
Quotidiane proteste, motivazione sotto cumuli di problematiche di carattere economico, abitudine.
Esattamente abitudine, perché la cosa peggiore in questo perverso stato di cose è esattamente quella di dare per fisiologico ciò che invece è patologico.
Allora stancamente tendo a concludere questo annoso e frustrante ragionamento con un appello alla cosiddetta società civile.
Non permettiamo che nel nostro contesto scompaia il socio sanitario, orgoglio della nostra Provincia sin dai rivoluzionari anni settanta e soprattutto affianchiamo partecipi i lavoratori nelle quotidiane lotte per i diritti sociali, i propri e quelli altrui.
Soltanto fornendo la giusta importanza ad un settore si potranno orientare le scelte politiche future verso un reale stato di diritto.
A tutti, per quanto possibile, Buon Natale.
Mario Alberti, nelle vesti, in questo caso, di Presidente cooperativa Rinascita e Forum del III settore Area Grecanica
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martedì 20 dicembre 2011
Natale non viene per tutti
ALBERTI, RINASCITA,SALUTE MENTALE
ASP 5,
cooperativa Rinascita Onlus,
Forum III settore
lunedì 10 ottobre 2011
Primo laboratorio d'idee presso il Centro Rempicci


Il Forum incontra i cittadini e le Istituzioni presso il Centro Valerio Rempicci di Condofuri.
In data 7 ottobre 2011, alla presenza di una vasta platee composta da cittadini, attori sociali e per la verità poche istituzioni locali il Forum ha attivato il primo laboratorio di idee avente come tematica le politiche dal Welfare, le problematiche e le possibili soluzioni.
L’incontro è stato condotto ed animato da Mario Alberti e Filippo Paino.
Partendo dalla certezza che i diritti non sono favori, e come tali dovrebbero appartenere al sistema delle certezze e non delle concessioni, il Forum ha lanciato come strumento di risoluzione la partecipazione popolare ai processi di cambiamento.
In questa occasione ben dodici persone, tra le quali alcuni cittadini utenti dei servizi, le poche istituzioni presenti, rappresentate dal Sindaco di Bagaladi Curatola, dall’Assessore alle politiche Sociali del Comune di San Lorenzo, Caterina Iacopino e dal presiedente del consiglio dello stesso Comune, Cannizzaro, da numerosi attori sociali come Giuseppe Toscano, dell’Associazione Pro Pentedattilo, Pellicanò, Fossatesi nel Mondo, Mangiola, Laurentianum, Catanoso, associazioni contro il Carbone e tanti altri.
Di rilevo gli interventi di alcuni cittadini utenti, che rivendicano ampiamente il diritto di essere ascoltati nelle loro istanze dagli enti preposti.
Un coro si è levato contro l’atto aziendale dell’ASP n. 5 che penalizzando il nosocomio di Melito, rende problematica la risposta ai bisogni sanitari del territorio Grecanica, già penalizzato dalla chiusura del punto nascite.
Particolare preoccupazione deriva dall’incertezza rispetto ai servizi psichiatrici non citati dell’Atto aziendale.
Ma l’incontro, oltre a mettere in evidenza le problematiche ha voluto intraprendere una strada diversa, ovvero quella del laboratorio d’idee. E di idee ne sono venute fuori tante.
In momenti di crisi economica occorre scegliere i servizi in luogo di occasioni importanti ma non primarie. Il ridurre le festività per finanziare dei servizi alla presone il Forum è convinto si possa fare, e soprattutto il cittadino si educherebbe a valori come la solidarietà e la legalità che spesso rimangono sullo sfondo di rapporti sociali.
Alberti ritiene che solo attraverso la partecipazione popolare si possa raggiungere un ottimale sistema di welfare, tramite la formazione e l’informazione. Peraltro forte è stato il richiamo alla Carta Costituzionale che sancisce principi fondamentali come la sussidiarietà che prevede al partecipazione attiva dei cittadini.
Alberti riassumendo anche altri interventi propone che il Forum diventi l’interfaccia per il confronto rispetto alle Istituzioni, compresa la conferenza dei Sindaci e l’ASP. Di fatto il Forum ritiene di aver avuto un ruolo non secondario nell’istituzione dell’Ufficio del Piano di Zona del Distretto 4, stimolato da tempo.
Quindi legalità come rispetto delle regole e dei diritti, partecipazione e soprattutto scelte concrete vengono indicate come via prioritaria per l’affermazione di un welfare nel nostro territorio. A breve saranno attivati i laboratori d’idee presso ogni singolo comune.
In data 7 ottobre 2011, alla presenza di una vasta platee composta da cittadini, attori sociali e per la verità poche istituzioni locali il Forum ha attivato il primo laboratorio di idee avente come tematica le politiche dal Welfare, le problematiche e le possibili soluzioni.
L’incontro è stato condotto ed animato da Mario Alberti e Filippo Paino.
Partendo dalla certezza che i diritti non sono favori, e come tali dovrebbero appartenere al sistema delle certezze e non delle concessioni, il Forum ha lanciato come strumento di risoluzione la partecipazione popolare ai processi di cambiamento.
In questa occasione ben dodici persone, tra le quali alcuni cittadini utenti dei servizi, le poche istituzioni presenti, rappresentate dal Sindaco di Bagaladi Curatola, dall’Assessore alle politiche Sociali del Comune di San Lorenzo, Caterina Iacopino e dal presiedente del consiglio dello stesso Comune, Cannizzaro, da numerosi attori sociali come Giuseppe Toscano, dell’Associazione Pro Pentedattilo, Pellicanò, Fossatesi nel Mondo, Mangiola, Laurentianum, Catanoso, associazioni contro il Carbone e tanti altri.
Di rilevo gli interventi di alcuni cittadini utenti, che rivendicano ampiamente il diritto di essere ascoltati nelle loro istanze dagli enti preposti.
Un coro si è levato contro l’atto aziendale dell’ASP n. 5 che penalizzando il nosocomio di Melito, rende problematica la risposta ai bisogni sanitari del territorio Grecanica, già penalizzato dalla chiusura del punto nascite.
Particolare preoccupazione deriva dall’incertezza rispetto ai servizi psichiatrici non citati dell’Atto aziendale.
Ma l’incontro, oltre a mettere in evidenza le problematiche ha voluto intraprendere una strada diversa, ovvero quella del laboratorio d’idee. E di idee ne sono venute fuori tante.
In momenti di crisi economica occorre scegliere i servizi in luogo di occasioni importanti ma non primarie. Il ridurre le festività per finanziare dei servizi alla presone il Forum è convinto si possa fare, e soprattutto il cittadino si educherebbe a valori come la solidarietà e la legalità che spesso rimangono sullo sfondo di rapporti sociali.
Alberti ritiene che solo attraverso la partecipazione popolare si possa raggiungere un ottimale sistema di welfare, tramite la formazione e l’informazione. Peraltro forte è stato il richiamo alla Carta Costituzionale che sancisce principi fondamentali come la sussidiarietà che prevede al partecipazione attiva dei cittadini.
Alberti riassumendo anche altri interventi propone che il Forum diventi l’interfaccia per il confronto rispetto alle Istituzioni, compresa la conferenza dei Sindaci e l’ASP. Di fatto il Forum ritiene di aver avuto un ruolo non secondario nell’istituzione dell’Ufficio del Piano di Zona del Distretto 4, stimolato da tempo.
Quindi legalità come rispetto delle regole e dei diritti, partecipazione e soprattutto scelte concrete vengono indicate come via prioritaria per l’affermazione di un welfare nel nostro territorio. A breve saranno attivati i laboratori d’idee presso ogni singolo comune.
ALBERTI, RINASCITA,SALUTE MENTALE
Centro Rempicci Condofuri,
Forum III settore,
Mario Alberti
lunedì 5 settembre 2011
Il Forum prepara un autunno di lotta per i diritti...

Riprendono le attività del Forum, qualora si fossero mai fermate. La situazione delle Politiche Sociali nell’Area Grecanica, ma possiamo purtroppo ben dire in tutto il territorio nazionale, non permettono ottimismo.
È risaputo che negli ultimi anni, in particolare dal 2008 ad oggi, la riduzione dei fondi destinati al welfare è stata progressiva, per arrivare in alcuni settori delicati, quasi all’azzeramento.
In termini percentuali, la riduzione dei fondi ha toccato nei tre anni l’80% circa.
Nel nostro contesto, pur avendo raggiunti significativi risultati in termini organizzativi, e qui si fa riferimento all’insediamento dell’Ufficio del Piano presso il comune capofila del Distretto N.4, Melito, la situazione è oltremodo delicata.
Il Forum non può che contestare la scelta scellerata di ridurre i fondi destinati ad interventi che qualificano un Paese civile, ed intende intraprendere una battaglia pacifica quanto determinata.
Per far questo proseguirà con più decisione l’opera di sensibilizzazione dei territori distrettuali che devono necessariamente lottare per l’assolvimento dei bisogni dei cittadini più deboli.
In un contesto dove la popolazione anziana ammonta al 27 % circa, dove i trasporti pubblici si caratterizzano per sensibile debolezza e soprattutto dove la disoccupazione è una piaga consolidata che fa da problematica piattaforma a tutto il territorio, la riduzione o l’annullamento alle risposte organizzate ai bisogni sociali è annichilente.
Riduzioni sensibili di servizi, come la chiusura del Punto Nascite di Melito, rischiano di divenire la norma alla quale ci si abitua facilmente, tarando sempre più in basso la soglia dei bisogni e delle risposte ad essi.
Il Forum continua, nonostante tutto, a vedere positivo ed evidenziare possibili risoluzioni al problema.
Il primo passaggio quindi è culturale.
Occorre sentire propri i diritti e non confonderli con i favori.
Il cittadino, molto più che “l’addetto ai lavori”, deve essere il protagonista di questo cambiamento.
Da qui la decisione di procedere con maggiore determinazione alla sensibilizzazione del territorio. All’interno di questa azione di sensibilizzazione, congiuntamente alla popolazione ed alle Istituzioni locali si dovrebbero identificare tutte le forme di sostegno allo sviluppo del territorio in senso esteso, e soprattutto tenere presente che i servizi alla persone devono essere necessariamente continuativi per assolvere il compito al quale sono preposti.
Quindi il ruolo della Politica, in termini di scelte e proposte, è determinante. Una politica quindi partecipata e coinvolgente il territorio e tutte le istanze che da esso provengono.
Occorre avere la capacità di intercettare tutte le forme possibili di sviluppo e farle proprie in un contesto di rete.
A tal proposito il Forum guarda con interesse il recente PISL proposto dalla regione Calabria e sul quale chiama idealmente a raccolta tutte le forse sociali ed istituzionali per la creazione di un assetto condiviso di partecipazione nell’Area Grecanica.
Il Forum per i primi giorni del mese di ottobre incontrerà la popolazione e le Istituzioni in un convegno nel quale si discuterà di problemi ma nello stesso tempo di soluzioni per poter per tempo prevenire un ulteriore depauperamento della nostra Area.
È risaputo che negli ultimi anni, in particolare dal 2008 ad oggi, la riduzione dei fondi destinati al welfare è stata progressiva, per arrivare in alcuni settori delicati, quasi all’azzeramento.
In termini percentuali, la riduzione dei fondi ha toccato nei tre anni l’80% circa.
Nel nostro contesto, pur avendo raggiunti significativi risultati in termini organizzativi, e qui si fa riferimento all’insediamento dell’Ufficio del Piano presso il comune capofila del Distretto N.4, Melito, la situazione è oltremodo delicata.
Il Forum non può che contestare la scelta scellerata di ridurre i fondi destinati ad interventi che qualificano un Paese civile, ed intende intraprendere una battaglia pacifica quanto determinata.
Per far questo proseguirà con più decisione l’opera di sensibilizzazione dei territori distrettuali che devono necessariamente lottare per l’assolvimento dei bisogni dei cittadini più deboli.
In un contesto dove la popolazione anziana ammonta al 27 % circa, dove i trasporti pubblici si caratterizzano per sensibile debolezza e soprattutto dove la disoccupazione è una piaga consolidata che fa da problematica piattaforma a tutto il territorio, la riduzione o l’annullamento alle risposte organizzate ai bisogni sociali è annichilente.
Riduzioni sensibili di servizi, come la chiusura del Punto Nascite di Melito, rischiano di divenire la norma alla quale ci si abitua facilmente, tarando sempre più in basso la soglia dei bisogni e delle risposte ad essi.
Il Forum continua, nonostante tutto, a vedere positivo ed evidenziare possibili risoluzioni al problema.
Il primo passaggio quindi è culturale.
Occorre sentire propri i diritti e non confonderli con i favori.
Il cittadino, molto più che “l’addetto ai lavori”, deve essere il protagonista di questo cambiamento.
Da qui la decisione di procedere con maggiore determinazione alla sensibilizzazione del territorio. All’interno di questa azione di sensibilizzazione, congiuntamente alla popolazione ed alle Istituzioni locali si dovrebbero identificare tutte le forme di sostegno allo sviluppo del territorio in senso esteso, e soprattutto tenere presente che i servizi alla persone devono essere necessariamente continuativi per assolvere il compito al quale sono preposti.
Quindi il ruolo della Politica, in termini di scelte e proposte, è determinante. Una politica quindi partecipata e coinvolgente il territorio e tutte le istanze che da esso provengono.
Occorre avere la capacità di intercettare tutte le forme possibili di sviluppo e farle proprie in un contesto di rete.
A tal proposito il Forum guarda con interesse il recente PISL proposto dalla regione Calabria e sul quale chiama idealmente a raccolta tutte le forse sociali ed istituzionali per la creazione di un assetto condiviso di partecipazione nell’Area Grecanica.
Il Forum per i primi giorni del mese di ottobre incontrerà la popolazione e le Istituzioni in un convegno nel quale si discuterà di problemi ma nello stesso tempo di soluzioni per poter per tempo prevenire un ulteriore depauperamento della nostra Area.
ALBERTI, RINASCITA,SALUTE MENTALE
Diritti del cittadino,
Forum III settore,
Mario Alberti
giovedì 10 marzo 2011
un passo dopo l'altro...il Forum si schiera con le mamme che lottano per i diritti di tutti...
Il Forum Distrettuale del III settore Area grecanica ed il coordinamento del III settore della Provincia di Reggio Calabria, rappresentanti da Mario Alberti e Luciano Squillaci, hanno incontrato presso il Nosocomio melitese una delegazione di donne in gravidanza e loro parenti che da giorni stanno presidiando il reparto, ormai formalmente chiuso.
L’incontro ha avuto come oggetto l’identificazione di passaggi e procedure utili a lottare affinché quanto disposto sia riveduto, nell’interesse dei cittadini.
Molteplici, ad avviso di Alberti e Squillaci, sono le motivazioni che dovrebbero andare in direzione opposta alla chiusura.
Le caratteristiche dell’Area, di problematica mobilità, la negazione del diritto alla salute, che per essere esercitato devo possedere i requisiti di fattibilità, che in atto, per una donna gravida di Embrisi o Santa Maria di Roccaforte, sarebbe fortemente problematica, sono alcune delle motivazioni.
La salute sarebbe perseguita tramite ricoveri preventivi che farebbero invece levitare i costi di molto.
La salute deve essere alla portata di tutti e non di pochi che invece possono permettersi strutture diverse al servizio pubblico.
Inoltre, l’aspetto psicologico della donna, che si vede sballottata e medicalizzata con trasferimenti tramite 118, che ovviamente scopre il territorio già problematico da questo punto di vista, non è fattore da tenere secondario conto.
Aumenta il rischio clinico e non diminuisce con queste tortuose procedure.
Il disagio delle donna gravida nel momento del parto, evento naturale e gratificante, rischia di prevalere su ogni altro aspetto piacevole.
Noi come forze sociali non lo possiamo permettere e predisporremo, di concerto con le donne coraggiose che in Ospedale a Melito stanno lottando per i diritti, ribadiamo, di tutti i cittadini, azioni incisive affinché la negazione dei diritti non divenga una progressiva e costante realtà alla quale ci si abitua senza lottare.
Come in parte si sta facendo.
La politica pretendiamo sia a servizio dei diritti e non asservita alla logica numerica del risparmio, trovando altre strade per perseguire ciò.
Già a partire dall’Assemblea del Forum del III settore, prevista il 16 marzo prossimo, il tema verrà trattato ed una delegazione di persone impegnate nel sit – in presso il Tiberio Evoli è stata invitata non tanto per rappresentare il problema, che si conosce ed è condiviso, ma per contribuire ai successivi passaggi.
La solidarietà non deve essere un termine vuoto da fornire asetticamente senza passaggi operativi.
L’opinione pubblica sarà ovviamente informata dei successivi movimenti perché al momento delle programmazione seguirà senz’altro il momento della piazza .
L’incontro ha avuto come oggetto l’identificazione di passaggi e procedure utili a lottare affinché quanto disposto sia riveduto, nell’interesse dei cittadini.
Molteplici, ad avviso di Alberti e Squillaci, sono le motivazioni che dovrebbero andare in direzione opposta alla chiusura.
Le caratteristiche dell’Area, di problematica mobilità, la negazione del diritto alla salute, che per essere esercitato devo possedere i requisiti di fattibilità, che in atto, per una donna gravida di Embrisi o Santa Maria di Roccaforte, sarebbe fortemente problematica, sono alcune delle motivazioni.
La salute sarebbe perseguita tramite ricoveri preventivi che farebbero invece levitare i costi di molto.
La salute deve essere alla portata di tutti e non di pochi che invece possono permettersi strutture diverse al servizio pubblico.
Inoltre, l’aspetto psicologico della donna, che si vede sballottata e medicalizzata con trasferimenti tramite 118, che ovviamente scopre il territorio già problematico da questo punto di vista, non è fattore da tenere secondario conto.
Aumenta il rischio clinico e non diminuisce con queste tortuose procedure.
Il disagio delle donna gravida nel momento del parto, evento naturale e gratificante, rischia di prevalere su ogni altro aspetto piacevole.
Noi come forze sociali non lo possiamo permettere e predisporremo, di concerto con le donne coraggiose che in Ospedale a Melito stanno lottando per i diritti, ribadiamo, di tutti i cittadini, azioni incisive affinché la negazione dei diritti non divenga una progressiva e costante realtà alla quale ci si abitua senza lottare.
Come in parte si sta facendo.
La politica pretendiamo sia a servizio dei diritti e non asservita alla logica numerica del risparmio, trovando altre strade per perseguire ciò.
Già a partire dall’Assemblea del Forum del III settore, prevista il 16 marzo prossimo, il tema verrà trattato ed una delegazione di persone impegnate nel sit – in presso il Tiberio Evoli è stata invitata non tanto per rappresentare il problema, che si conosce ed è condiviso, ma per contribuire ai successivi passaggi.
La solidarietà non deve essere un termine vuoto da fornire asetticamente senza passaggi operativi.
L’opinione pubblica sarà ovviamente informata dei successivi movimenti perché al momento delle programmazione seguirà senz’altro il momento della piazza .
ALBERTI, RINASCITA,SALUTE MENTALE
Chiusura Punto Nascite,
Forum III settore,
Mario Alberti
giovedì 20 gennaio 2011
ognuno la sua parte.....
Purtroppo l’episodio di violenza accaduto a Melania Cordova, giovane imprenditrice laurentina con attività nella nostra cittadina non è rimasto isolato.
Fatto salvo il danno in termini personali, familiari e se permettete anche collettivi che anche un solo episodio produce.
Soprattutto come quello accaduto a Melania.
Due balordi, la sera di mercoledì 19 gennaio, hanno rapinato ed aggredito con inaudita violenza Assan, magrebino, gestore di un internet Point.
A questo punto non si può, al di là della giusta analisi rispetto al problema, che ci compete come forze sociali, non lanciare un grido d’allarme sulla compromissione, a questo punto evidente, della sicurezza pubblica.
Non possiamo e non dobbiamo sottovalutare l’ennesimo accaduto che solo per una pura concatenazione di attimi, come nel caso di Melania Cordova, non si è trasformato in tragedia.
Alla nostra Amministrazione Comunale chiediamo di attivare, per competenza, un tavolo apposito sulla sicurezza cittadina, leggendo, con l’aiuto delle forse sociali, il fenomeno in modo adeguato rispetto al versante prevenzione.
Ogni processo, pur lungo, prevede un primo passo e quindi attiviamolo con fiducia e motivazione. Nel mentre chiediamo che i controlli siano capillari e la presenza dello Stato sia visibile e rafforzi la fiducia del cittadino.
Ovviamente lo Stato non è rappresentato soltanto dalla forze di Polizia, ma da tutte quelle diramazioni, in termini di servizi e risposte ai bisogni che non possono premettersi il lusso di non funzionare.
La fiducia nello Stato deriva anche da ciò.
Sulla sicurezza specifica chiediamo di valutare l’istallazione di un sistema di video sorveglianza atto ad infrangere l’aura di impunità che gli autori di simili gesti posseggono.
Oltre all’impegno di tutti noi nel creare una comunità civile ed accogliente, educando alla partecipazione ed al rischio, derivante dal cantare fuori dal coro.
Su questo il III settore grecanico non si tirerà indietro.
La sfida è ardua ma possibile. Cogliamola con coraggio.
E che ognuno faccia, come minimo, la sua parte…..
Mario Alberti
Forum III settore distretto di Melito
Fatto salvo il danno in termini personali, familiari e se permettete anche collettivi che anche un solo episodio produce.
Soprattutto come quello accaduto a Melania.
Due balordi, la sera di mercoledì 19 gennaio, hanno rapinato ed aggredito con inaudita violenza Assan, magrebino, gestore di un internet Point.
A questo punto non si può, al di là della giusta analisi rispetto al problema, che ci compete come forze sociali, non lanciare un grido d’allarme sulla compromissione, a questo punto evidente, della sicurezza pubblica.
Non possiamo e non dobbiamo sottovalutare l’ennesimo accaduto che solo per una pura concatenazione di attimi, come nel caso di Melania Cordova, non si è trasformato in tragedia.
Alla nostra Amministrazione Comunale chiediamo di attivare, per competenza, un tavolo apposito sulla sicurezza cittadina, leggendo, con l’aiuto delle forse sociali, il fenomeno in modo adeguato rispetto al versante prevenzione.
Ogni processo, pur lungo, prevede un primo passo e quindi attiviamolo con fiducia e motivazione. Nel mentre chiediamo che i controlli siano capillari e la presenza dello Stato sia visibile e rafforzi la fiducia del cittadino.
Ovviamente lo Stato non è rappresentato soltanto dalla forze di Polizia, ma da tutte quelle diramazioni, in termini di servizi e risposte ai bisogni che non possono premettersi il lusso di non funzionare.
La fiducia nello Stato deriva anche da ciò.
Sulla sicurezza specifica chiediamo di valutare l’istallazione di un sistema di video sorveglianza atto ad infrangere l’aura di impunità che gli autori di simili gesti posseggono.
Oltre all’impegno di tutti noi nel creare una comunità civile ed accogliente, educando alla partecipazione ed al rischio, derivante dal cantare fuori dal coro.
Su questo il III settore grecanico non si tirerà indietro.
La sfida è ardua ma possibile. Cogliamola con coraggio.
E che ognuno faccia, come minimo, la sua parte…..
Mario Alberti
Forum III settore distretto di Melito
ALBERTI, RINASCITA,SALUTE MENTALE
Forum III settore,
Mario Alberti,
Rapina a Melito
venerdì 31 dicembre 2010
l'Anno che verrà.....

Lungi da me inviare “messaggi alla Nazione”…non sarebbe il caso né la mia figura è così importante per scenari diversi dal nostro contesto, dove ammetto di essere soggetto impegnato .
Almeno quanto me lo concedo.
Vorrei ricordare alcuni eventi che, nel nostro ambito, lo meritano, ed a mio avviso hanno caratterizzato l’anno uscente.
Anzitutto la nascita del Forum, avvenuta sostanzialmente nella scorsa primavera, a seguito, ammettiamolo, di una ennesima esclusione da tavoli di concertazione sociale nel nostro territorio.
Questo ennesimo evento, escalation degli ultimi anni, ha fatto scattare in noi tutti una molla che dall’auto conservazione ha fatto sì che si progredisse, da subito, verso la promozione delle esperienze nella loro piena totalità.
Da qui attivare la rete sociale non è stato difficile.
Almeno quanto me lo concedo.
Vorrei ricordare alcuni eventi che, nel nostro ambito, lo meritano, ed a mio avviso hanno caratterizzato l’anno uscente.
Anzitutto la nascita del Forum, avvenuta sostanzialmente nella scorsa primavera, a seguito, ammettiamolo, di una ennesima esclusione da tavoli di concertazione sociale nel nostro territorio.
Questo ennesimo evento, escalation degli ultimi anni, ha fatto scattare in noi tutti una molla che dall’auto conservazione ha fatto sì che si progredisse, da subito, verso la promozione delle esperienze nella loro piena totalità.
Da qui attivare la rete sociale non è stato difficile.
Forse i tempi per far ciò erano maturi, forse abbiamo noi promotori dimostrato più decisione rispetto alle precedenti esperienze, di fatto è andata bene.
E molti giovani ci hanno seguito.
E molti giovani ci hanno seguito.
Questo mi permette di chiudere l’anno soddisfatto.
Il III settore ha dimostrato, in particolare attraverso l’evento di Reggio Calabria, lo scorso 13 novembre, di essere coeso oltre gli steccati ideologici e culturali che da sempre hanno rappresentato celata divisione.
Ritengo che la forma dei numeri abbia significato molto, per le Istituzioni, tant’è che alcuni segnali di “ripartenza” nei giusti binari sono stati registrati.
Adesso il dialogo con gli Enti Locali sembra riattivato.
Sento il dovere di ringraziare gli operatori della Stampa, cartacea ed on – line, dei Blog e delle TV locali.
Ci hanno seguiti con attenzione dando il giusto rilievo alle notizie.
Il III settore ha dimostrato, in particolare attraverso l’evento di Reggio Calabria, lo scorso 13 novembre, di essere coeso oltre gli steccati ideologici e culturali che da sempre hanno rappresentato celata divisione.
Ritengo che la forma dei numeri abbia significato molto, per le Istituzioni, tant’è che alcuni segnali di “ripartenza” nei giusti binari sono stati registrati.
Adesso il dialogo con gli Enti Locali sembra riattivato.
Sento il dovere di ringraziare gli operatori della Stampa, cartacea ed on – line, dei Blog e delle TV locali.
Ci hanno seguiti con attenzione dando il giusto rilievo alle notizie.
Per questo ho scelto come immagine finale del 2010 l'articolo che l'amico Peppe ha redatto per la Gazzetta del Sud, a seguito di un torneo di calcetto dove ai vecchi rapporti consolidati si sono aggiunti nuove speranze per la nostra rete sociale.
Attraverso ciò passa il cambiamento.
La trasparenza ci ha contraddistinti in ogni nostra azione, anche oltre il dovuto. E spero che il Territorio su questo ci dia atto.
Non è stato un anno facile per nessuno.
Servizi sono scomparsi e sacrificati all’altare del risparmio per sprechi generati da altri, giovani in piazza a rivendicare il diritto al futuro, ritardi nei pagamenti delle forniture agli Enti accreditati ed autorizzati a dispetto di una casta che si arricchisce sempre di più e nuota agevolmente nei privilegi….
Questi eventi sono stati rilevanti per il nostro Stato Sociale.
Il sistema perverso ha reagito ai nostri attacchi attraverso intimidazioni e vendette di vario tipo. Se vogliamo, è un indicatore che si è sulla via giusta.
E questa via maestra intendiamo proseguire per l’anno che verrà.
Il 2011 non sarà un anno facile. Il lavoro sarà duro perché ciò che è stato avviato non può permettersi rallentamenti.
E mi chiedo: perché dovrebbe?
Sento forte l’entusiasmo in tutti noi nell’affrontare adeguatamente i problemi soprattutto notevole lo sforzo di adeguare i tempi alle vicende.
Il tempo, nel Sociale, non è amico. Sommerge di fatalismo e rassegnazione ogni cosa.
E di questo si è consapevoli.
L’anno che varrà, sono certo, ci vedrà protagonisti su molteplici fronti aperti, dove è d’obbligo non tradire la rete.
Gli indecisi, i disincantati, i disfattisti…non temete, saranno agganciati.
Stamattina ho inviato gli auguri di buon anno nuovo alla rete sociale interno alla cooperativa con una frase, che mi ha colpito particolarmente, è di Albert Camus. “Sii realista, chiedi l'impossibile”. È lo slogan dell’anno passato che si aggancia all’anno che verrà.
E l’impossibile chiederemo a tutti noi affinché diventi consolidata e dinamica realtà.
Buon 2010 a tutti.
La trasparenza ci ha contraddistinti in ogni nostra azione, anche oltre il dovuto. E spero che il Territorio su questo ci dia atto.
Non è stato un anno facile per nessuno.
Servizi sono scomparsi e sacrificati all’altare del risparmio per sprechi generati da altri, giovani in piazza a rivendicare il diritto al futuro, ritardi nei pagamenti delle forniture agli Enti accreditati ed autorizzati a dispetto di una casta che si arricchisce sempre di più e nuota agevolmente nei privilegi….
Questi eventi sono stati rilevanti per il nostro Stato Sociale.
Il sistema perverso ha reagito ai nostri attacchi attraverso intimidazioni e vendette di vario tipo. Se vogliamo, è un indicatore che si è sulla via giusta.
E questa via maestra intendiamo proseguire per l’anno che verrà.
Il 2011 non sarà un anno facile. Il lavoro sarà duro perché ciò che è stato avviato non può permettersi rallentamenti.
E mi chiedo: perché dovrebbe?
Sento forte l’entusiasmo in tutti noi nell’affrontare adeguatamente i problemi soprattutto notevole lo sforzo di adeguare i tempi alle vicende.
Il tempo, nel Sociale, non è amico. Sommerge di fatalismo e rassegnazione ogni cosa.
E di questo si è consapevoli.
L’anno che varrà, sono certo, ci vedrà protagonisti su molteplici fronti aperti, dove è d’obbligo non tradire la rete.
Gli indecisi, i disincantati, i disfattisti…non temete, saranno agganciati.
Stamattina ho inviato gli auguri di buon anno nuovo alla rete sociale interno alla cooperativa con una frase, che mi ha colpito particolarmente, è di Albert Camus. “Sii realista, chiedi l'impossibile”. È lo slogan dell’anno passato che si aggancia all’anno che verrà.
E l’impossibile chiederemo a tutti noi affinché diventi consolidata e dinamica realtà.
Buon 2010 a tutti.
ALBERTI, RINASCITA,SALUTE MENTALE
2011,
Forum III settore,
Mario Alberti,
quando la rete fa goal
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