martedì 23 luglio 2013

il mare negato.....



Basta fare un giro per le spiagge per rendersi conto che una persona con ridotta mobilità non vi può accedere. 
Niente mare per chi vive su ruote!
Gli scivoli, se presenti, arrivano a metà spiaggia e quindi tutto prosegue sulla buona volontà, o meglio sulle braccia di parenti ed amici.
Ma alla fine tutta questa è pura immaginazione. 
La realtà è che i disabili, a mare, non ci vanno. 
E perché dovrebbero andare a mare? 
Mica sono come noi!!!
Ecco, questo è il presupposto “ideologico” che porta chi di dovere, ovvero la Comunità e lo Stato, nelle sue diramazioni di prossimità, a non porsi minimamente il problema. Potrei qui sciorinare normative su normative, articoli, comma e lettere, regolamenti e circolari attuative, per concludere poi che senza la volontà ciò è tutta carta straccia. Allora che fare? 
Due cose.
La prima, denunciare apertamente le omissioni e le discriminazioni.
La seconda non far cadere il silenzio sul tema della disabilità, dell’integrazione e delle pari opportunità. 
La cultura cambia attraverso il confronto e la conoscenza.
E se dovessimo ritrovarci qui tra cent’anni a dibattere sul tema, ben venga, vuol dire che ancora si crede nel cambiamento.

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