giovedì 26 novembre 2009

Lo Stato, la Mafia e i figli scomodi.

Apprendiamo l’ennesima sconfitta dello Stato.
Un detenuto, Antonino Iamonte, muore in carcere a Palermo.
Accusava dolori sospetti. Non era mal di stomaco, come pensato, forse superficialmente.
Il suo cuore si sarebbe fermato il giorno dopo.
Adesso è partita la macchina della Giustizia.
Perizie e valutazioni.
Anni ed anni di carte e dolori. Vediamo dove arriverà, questa macchina macchinosa.
E soprattutto quando.
È vergognoso che il livello di protezione sanitaria nelle carceri sia così basso.
Pone dei dubbi e delle domande forse irriverenti ma spontanee.
Perché accade tutto questo?
Il sovraffollamento delle carceri è senz’altro un elemento di difficoltà che dovrebbe essere affrontato non certamente costruendo carceri nuove, ma pensando misure alternative alla pena.
L’affido ai Servizi Sociali per far conoscere contesti ambientali diversi da quelli che spesso portano a delinquere potrebbe essere una valida alternativa.
La Mafia è una piovra.
Attenzione a non farsi stritolare dal messaggio di bestialità che da essa proviene.
Ci abbrutisce tutti se perdiamo di vista la guida forte, che è la Giustizia, espressa attraverso il rispetto dei diritti e delle regole.
Per tutti i figli, anche quelli scomodi.
Quelli che - sarebbe meglio se non ci fossero mai stati – danno solo problemi.
Emerge una problematica educativa, di modelli, di accoglienza e di alternative che spesso, per chi è cresciuto in certi contesti, non vengono neanche proposte.
Non è garantismo ma la realtà delle cose.
Da ciò si deve ripartire.

1 commento:

Anonimo ha detto...

OT

E' partita la campagna banner BLOG NO PONTE in vista della manifestazione nazionale del 19 dicembre a Villa San Giovanni e della "posa della prima pietra" del 23 dicembre.

Partecipa anche tu!
http://www.liberareggio.org/2009/12/01/speciale-noponte-passaparola-contro-speculazione-aderisci-blog-no-ponte/