lunedì 14 dicembre 2009

Nessuno tocchi Silvio

Mi approccio da uomo di sinistra, non rappresentato dall’attuale opposizione, a commentare con dolore quanto accaduto domenica 13 dicembre a Piazza Duomo, Milano.
Non v’ è motivazione alcuna che possa giustificare l’assalto a Silvio Berlusconi, se non la psicolabilità dell’aggressore.
Senz’altro l’immagine cruenta del Premier insanguinato e tumefatto, che lo stesso non nasconde, ad estrema riprova della sua esasperata mediatica rappresentazione di sé, evoca sdegno contro ogni forma di violenza, fisica e verbale.
Di quest’ultima ne abbiano fatto abbondantemente indigestione negli ultimi tempi.
Da tutte le sponde.
A sgretolarsi è l’immagine delle Istituzioni, indebolite dall’interno, attraverso esternazioni inopportune e prive di senso dello Stato.
Non appare sufficiente il mastice che tenta di utilizzare il Capo dello Stato per tenere saldo il Paese dal punto di vista Politico – Istituzionale.
Come è ovvio la sede del dibattito è il Parlamento.
Questa è la sede dello scontro dialettico, politico ed ideologico ( si può ancora citare questo termine?)
L’uomo è degno di rispetto ancor prima dell’idea che esprime, dei modi che utilizza, della governance che esprime.
Per questo manifesto solidarietà al Premier, dal quale mi distanzio per la politica che esprime e che non condivido, e rifuggo ogni forma di violenza verso esseri viventi e non..
La violenza porta alla morte delle Idee, vero soffio vitale del genere umano.
Averlo chiaro tutti, a tutti i livelli, è cosa utile.

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