L’avesse
fatto sarebbe stato tutto diverso.
Se avesse
raccontato, senza moralizzare, le storie d’amore, l’amore avrebbe più valore.
Se avesse
raccontato l’impegno per la libertà, per i più deboli, per la propria Patria,
la parola impegno avrebbe un peso quasi sacro nella vita di ognuno.
Se avesse
raccontato il vero significato della parola politica, che è l’arte più nobile
che esiste per servire il prossimo, allora la politica tornerebbe ad essere l’arte
nobile di servire il prossimo, che non è la propria famiglia da sistemare, o il
proprio entourage da ricambiare.
E
soprattutto se avesse raccontato della ndrangheta, infame e serva dei padroni,
che spara sui contadini e si arricchisce sulla pelle dei più deboli, creando
debolezza e paura, schiacciando il popolo sul selciato, allora la parola
ndrangheta avrebbe il segno dell’infamia e non della timorosa ammirazione.
Adesso,
giovani, nulla è perso e quindi andremo
insieme incontro alla sera”, e mentre andiamo, raccontiamo……
venerdì 10
maggio, ore 18.30, piazza paese vecchio, Melito, laboratorio d’idee “DIRITTI,
SVILUPPO E LEGALITA’ NELL’AREA GRECANICA. Primo racconto
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