domenica 14 aprile 2013

caro Gino ti scrivo, così mi distraggo un pò....( lettera mai spedita al fondatore di Emergency)







caro Gino,
so che hai fatto molto per la pace e per i popoli che soffrono, soprattutto attraverso interventi sanitari in zone di guerra dove nessuno avrebbe messo una tenda per paura di saltare in aria.
Ti ammiro molto, e sarei veramente contento di poterti incontrare, soprattutto per farti conoscere una zona dove la guerra c’è ma si vede poco, dove i morti camminano e muoiono talmente lentamente che nessuno se ne accorge, neanche loro.
Una terra dove non c’è lavoro, e se c’è è sottopagato, tanto “così fan tutti”…..una terra dove c’è la mafia, che da noi si chiama ndrangheta, parola dal suono metallico e truce.
Ma non tutti siamo mafiosi e spesso come tali siamo trattati da uno Stato autoritario che distrugge il tumore, o almeno pensa di farlo, ma anche le cellule sane.
caro Gino, prima che pensi che c’azzecca tutto ciò vorrei chiederti di venire da noi, nella cosiddetta Area Grecanica, 33.000 abitanti dei quali molti morti inconsapevoli….
i consapevoli muoiono peggio….
una sola ambulanza transita per i notri territori, fatti di salite e discese, di valli e rocche, diciamo, di sfavorevole oro geografia!
Un Ospedale dove i reparti chiudono pian piano,uno dietro l’altro per poco note leggi regionali, nazionali, europee, mondiali, cosmiche….e la gente muore mentre i costi di ottimizzano!
Ma quanto costa una vita umana? I suoi respiri, desideri, amori, ansie, quanto vale una vita umana nell’Area dei greci di Calabria dove gli anziani vivono soli e se cadono in casa li trovano dopo due giorni, giusto perché c’è un buon vicinato ( fatto realmente accaduto, nel 2002, in un paese ai piedi  
della montagna.
Un’area dove i disabili vanno a scuola solo se c’è l’insegnante di sostegno, capirai, nove ore a settimana, altrimenti stanno a casa.
Si i disabili che tu aiuti a trovare la protesi giusta e sostieni con i tuoi fisioterapisti, i tuoi disabili.
I “ miei” rimangono in un fondo di letto in attesa di morire, loro però consapevoli.
Vedi Gino, sperando che non diventi presidente della Repubblica, se mai ti avanza un Ospedale, una tenda, un po’ di voglia a cozzare contro l’ottusità burocratica dai cartellini che autonomamente timbrano mentre i proprietari vanno a spasso, vieni da queste parti e dacci una mano, perché oggi è peggio di ieri e mi sembra che sarà meglio di domani…
e ciò non mi consola.






Nessun commento: