Il Forum Distrettuale del III settore Area grecanica ed il coordinamento del III settore della Provincia di Reggio Calabria, rappresentanti da Mario Alberti e Luciano Squillaci, hanno incontrato presso il Nosocomio melitese una delegazione di donne in gravidanza e loro parenti che da giorni stanno presidiando il reparto, ormai formalmente chiuso.
L’incontro ha avuto come oggetto l’identificazione di passaggi e procedure utili a lottare affinché quanto disposto sia riveduto, nell’interesse dei cittadini.
Molteplici, ad avviso di Alberti e Squillaci, sono le motivazioni che dovrebbero andare in direzione opposta alla chiusura.
Le caratteristiche dell’Area, di problematica mobilità, la negazione del diritto alla salute, che per essere esercitato devo possedere i requisiti di fattibilità, che in atto, per una donna gravida di Embrisi o Santa Maria di Roccaforte, sarebbe fortemente problematica, sono alcune delle motivazioni.
La salute sarebbe perseguita tramite ricoveri preventivi che farebbero invece levitare i costi di molto.
La salute deve essere alla portata di tutti e non di pochi che invece possono permettersi strutture diverse al servizio pubblico.
Inoltre, l’aspetto psicologico della donna, che si vede sballottata e medicalizzata con trasferimenti tramite 118, che ovviamente scopre il territorio già problematico da questo punto di vista, non è fattore da tenere secondario conto.
Aumenta il rischio clinico e non diminuisce con queste tortuose procedure.
Il disagio delle donna gravida nel momento del parto, evento naturale e gratificante, rischia di prevalere su ogni altro aspetto piacevole.
Noi come forze sociali non lo possiamo permettere e predisporremo, di concerto con le donne coraggiose che in Ospedale a Melito stanno lottando per i diritti, ribadiamo, di tutti i cittadini, azioni incisive affinché la negazione dei diritti non divenga una progressiva e costante realtà alla quale ci si abitua senza lottare.
Come in parte si sta facendo.
La politica pretendiamo sia a servizio dei diritti e non asservita alla logica numerica del risparmio, trovando altre strade per perseguire ciò.
Già a partire dall’Assemblea del Forum del III settore, prevista il 16 marzo prossimo, il tema verrà trattato ed una delegazione di persone impegnate nel sit – in presso il Tiberio Evoli è stata invitata non tanto per rappresentare il problema, che si conosce ed è condiviso, ma per contribuire ai successivi passaggi.
La solidarietà non deve essere un termine vuoto da fornire asetticamente senza passaggi operativi.
L’opinione pubblica sarà ovviamente informata dei successivi movimenti perché al momento delle programmazione seguirà senz’altro il momento della piazza .
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