domenica 27 marzo 2011

il mio "outing" politico...


Penso sia giunto il momento di fare “outing politico”. E lo farò in un modo strano e quasi psicotico..mi intervisterò da solo. E ricordiamo che Mario uno è anche la voce della coscienza. Mario uno – allora, Mario due, sei stato fotografato al circolo melitese di Italia dei Valori. E sei anche stato presentato come rappresentante degli iscritti al circolo. Ma non sarai mica ammattito dopo tanti anni di neutralità? Lo sai a cosa potresti andare incontro? Mario due – si, è vero, ho aderito ad un progetto, anzi, ho contribuito a portalo a termine senza remore perché credo che la politica si debba fare sul territorio, tra la gente e per la strada. Quindi c’è bisogno dei circoli. Forse però hai ragione tu, sono ammattito e quindi mi sono veramente stufato della ignava neutralità ed è per questo che ho deciso di schierami… Mario uno – ma giusto con Di Pietro che litiga sempre con tutti… Mario due – si appunto con lui che in questo momento rappresenta effettivamente la vera e quasi romantica opposizione all’incredibile stato della politica italiana, che si auto conserva invece di far progredire il Paese. Mario uno – non è che per caso questo Circolo sparirà dopo le elezioni provinciali? Mario due – no, non sparirà perché siamo intenzionati a costruire un percorso che restituisca al cittadino la potestà sulle proprie scelte, elimini i vassallaggi e permetta la reale partecipazione della gente alle decisioni che la riguardano. Ma questo concetto mi sembra di averlo espresso altre volte, adesso cerco di metterlo in pratica. Mario uno – quindi pensi di impegnarti. Non è che per caso tutta questa visibilità è una piattaforma di lancio verso altri lidi politici? Mario due – quando avevo vent’anni manifestavo degli ideali che in quel particolare contesto storico resi pratici attraverso l’obiezione di coscienza e l’impegno sociale. Dopo trent’anni ancora i miei ideali sono irrisolti e stabili nel desiderio di impegno e lotta. Quindi se necessario sarei disposto a scendere in campo ma utilizzando solo i miei ideali ed il mio impegno, non certo la cosiddetta visibilità. Mario uno – sembra quasi vero ciò che dici, ma ci crederà la gente? Mario due - sai, ti dirò la verità, non credo che sia importante che la gente creda alla belle parole di ognuno. Tutti sono bravi a parlare e soprattutto ad ingannare. Desidererei soltanto che la gente seguisse un progetto politico, anche per curiosità, e che uscisse dai soliti schemi. Soprattutto che decidesse di esercitare il voto consapevole senza rispondere a logiche clientelari senza farsi intrappolare da promesse che nessuno potrà mantenere. Mario uno – quindi credi nella politica? Mario due –si fermamente, mi sento un animale politico e faccio politica tutti i giorni, da anni, nel mio contesto, nella mia vita. La politica non è raccattare voti per raggiungere un potere personale, ma lavorare per il benessere collettivo. Il tuo benessere di conseguenza viaggia sulle ali della collettività… Mario uno – non temi che qualcuno possa aver fastidio sentendo o leggendo queste tue esternazioni? Mario due – si, a volte, e soprattutto dopo un episodio accaduto, penso di non avere solo amici su questa terra. Ma cosa posso farci. Le cose vanno affrontate come vengono. E soprattutto bisogna vivere sereni. Come sul dirsi..male non fare….paura non avere…. Mario uno – ma non pensi che i pochi coraggiosi lettori di questa schizofrenica intervista ti possano prendere per matto? Mario due – decisamente, ma se lo faranno alla fine della lettura di questa elucubrazione , vuol dire che avranno forse qualche dubbio in più sullo stato delle cose, oltre che sulla mia salute mentale. Inoltre dal dubbio nasce il cambiamento. Mario uno – grazie Mario due – a te….

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